Livi Carlo

Carlo Livi: (1823-1877) fondatore della Società italiana di freniatria nel 1873, venne trasferito, nello stesso anno, presso il ben avviato Manicomio di San Lazzaro di Reggio Emilia, le cui sorti aveva contribuito a risollevare, raccomandando il giovane bolognese Ignazio Zani alla direzione solo tre anni prima. Qui ottenne finalmente la cattedra di Clinica delle malattie nervose istituita appositamente per lui presso l’Università di Modena. Insieme agli allievi Enrico Morselli e Augusto Tamburini, fondò nel 1875 la Rivista sperimentale di freniatria e medicina legale nell’intento di conferire alla psichiatria italiana un prestigio che, a suo avviso, avrebbe potuto raggiungere non soltanto con la decisa affermazione in campo medico e sperimentale, ma attraverso la collaborazione con le discipline giuridiche e antropologiche. Sostenitore dell’antropologia fin dalla creazione della Società italiana di antropologia ed etnologia da parte di Paolo Mantegazza, Livi contribuì in maniera decisiva all’apertura verso l’antropologia criminale di Cesare Lombroso.

Fonti: ASPI