Casa di salute “Ville Sbertoli” a Pistoia

NOME ISTITUTO: Casa di salute “Ville Sbertoli”
REGIONE, CITTÀToscana, Pistoia
INDIRIZZOColle Gigliato, Via Solitaria – 51100 
Edificio già esistente Edificio ex novo
Dati Storici:

  • 1868: il professore Agostino Sbertoli acquista due ville patrizie (Villa Franchini Taviani e Villa Giovacchini Rosati) sul Colle Gigliato di Pistoia, per creare una casa di salute per famiglie facoltose;
  • 1880: inizio costruzione dei primi fabbricati;
  • 1887: viene dichiarato manicomio privato;
  • 1898: Sbertoli muore e lascia la conduzione al figlio Nino che tra le varie cose favorisce la fusione con le “Ville Casanova” case di cura private fiorentine, nasce così il “Grande Sanaturium Toscano”, associazione che prosegue fino al 1919;
  • 1929: Nino Sbertoli interrompe la sua attività vendendo il complesso ad un gruppo di privati pistoiesi;
  • 1950: le Ville Sbertoli vengono acquistate dalla Provincia di Pistoia;
  • 1951: le Ville vengono trasformate in ospedale psichiatrico pubblico.
Stato attuale:

Il soggetto conservatore attuale è l’Azienda Sanitaria Locale. L’edificio è in stato di abbandono.

Ubicazione e architettura:

Nel 1868 Sbertoli acquista due ville patrizie per creare un microcosmo conformato secondo i modelli abitativi di quei ceti nobiliari e borghesi cui si rivolgeva. Modello a padiglioni sparsi che permettevano differenziare sesso, gravità della malattia e il grado di assistenza necessario.
Nel 1880 vengono costruiti i primi fabbricati. La villa Giovacchini prende il nome di Villa di Mezzogiorno in base alla sua posizione, con 50 stanze, viene destinata ai malati più abbienti di ambo i sessi. La villa Franchini detta Villa di Mezzo vede 25 stanze assegnate alla cure delle signore, infine la villa più recente, Villa di Levante, dotata di 24 stanze, è riservata ai signori.
Nel 1884 dietro la Villa di Levante, per isolare i casi più gravi, sono creati due ulteriori villini in stile eclettico affiancati, con sei camere affacciati con porte e finestre sul giardino, destinati ai pazienti agitati di ambo i sessi.
Nel 1887 viene dichiarato manicomio privato, si creano nuovi padiglioni, scuderie, cucina, sala da pranzo, casa del giardiniere. Sbertoli fa costruire una strada comunale che porta al viale e poi al piazzale centrale, cuore burocratico e amministrativo del complesso. Nuovo accesso con cancello di ferro e ghisa, sorretto da pilastri in mattoni dell’Officina Michelucci.
Nel 1896 creata nuova villa destinata alle signore e divisa in appartamenti di lusso, con elementi neorinascimentali.
Nino Sbertoli, figlio di Agostino prosegue il piano di espansione: rialzamento piano villini agitati, falegnameria, dispensa, nuovi uffici e ambulatori e magazzini. Alle soglie della prima guerra mondiale era composto da un sistema polifunzionale di quindici edifici autosufficienti di elevato pregio, con la possibilità di accogliere 550 letti.
Nel 1951 le Ville vengono trasformate in ospedale psichiatrico pubblico.

Archivio e contatti:

Sede di conservazione: Azienda Sanitaria Locale n. 3, Pistoia
Indirizzo deposito: via di Collegigliato, Pistoia
L’archivio dell’ex ospedale psichiatrico si trova sistemato in quattro locali contigui al primo piano della ex palazzina della direzione, all’interno del complesso.

 

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