Ospedale psichiatrico provinciale di Gorizia

NOME ISTITUTO: Ospedale psichiatrico provinciale di Gorizia (altre denominazioni: Manicomio della
provincia di Gorizia, Ospedale Psichiatrico “Francesco Giuseppe I”)
REGIONE, CITTÀFriuli Venezia Giulia, Gorizia
INDIRIZZO: Via Vittorio Veneto n. 174 – 34170
Edificio già esistente Edificio ex novo
Dati Storici:

  • Giugno 1862: viene espressa l’esigenza di istituire un manicomio interprovinciale, per le province di Trieste, dell’Istria e di Gorizia, con sede in quest’ultima. Il geometra Antonio Streinz è incaricato di trovare un fondo idoneo allo scopo e facilmente integrabile per eventuali ampliamenti. Si opta per un’area sud-est del centro urbano, lungo la strada che conduce al paese di San Pietro (oggi in Slovenia). Il progetto viene sospeso nel 1867 per l’entità non sostenibile dei
    costi.
  • 1876-77: torna in auge l’ipotesi di erigere un ospedale comune con sede a Trieste.
  • 1886: la Giunta provinciale intraprende un nuovo studio per un compendio sanitario (manicomio, nosocomio e ricovero) per il solo goriziano, riconfermando l’area di 15 ettari già prima individuata, tra San Rocco e San Pietro. Le numerose discussioni sul numero ottimale di pazienti da ricoverare e altre incertezze comportano un ulteriore ritardo.
  • 1901: viene istituita una commissione specifica per l’attuazione del progetto composta dal fisico A. Luzzatto, dal consulente sanitario E. Fratnich (in seguito direttore del manicomio dal 1911), dall’ingegner capo J. Wojteshovsky, dall’ingegner A. Glessig e dal professor K. Hugues che avrebbe seguito le fasi di progetto 1905-1908: periodo di costruzione del manicomio.
  • 16 febbraio 1911: inaugurazione ufficiale del manicomio.
  • 1915: chiusura del manicomio (il servizio viene dislocato in varie sedi, italiane e estere, a causa dello scoppio della prima guerra mondiale).
Stato attuale:

Il soggetto conservatore attuale è l’Azienda Servizi Sanitari n.2 (Isontina – Gorizia).

A partire dal 1982, infatti, l’area dell’OP viene frazionata. Circa due terzi passano all’allora USL (oggi Azienda per i servizi sanitari n.2, Isontina) che nel 1995 inizia i lavori di modifica per l’insediamento degli uffici amministrativi e del Centro Salute Mentale (CSM). Un terzo rimane invece all’Amministrazione Provinciale che destina alcune palazzine agli istituti superiori e all’archivio. La prima porzione di terreno ad ovest vede sorgere in due momenti diversi alcune ville a schiera, servite da una nuova strada di accesso parallela al lotto.

Ubicazione e architettura:

Il lotto in cui si costruisce, di forma rettangolare, si sviluppa perpendicolarmente alla via Vittorio Veneto. Un’asse centrale interseca gli edifici di rappresentanza e di servizio e divide l’area in due parti: a oriente ci sono i padiglioni maschili, a ponente i rispettivi femminili per posizione e forma tra loro speculari.

Varcato l’ingresso un giardino con fiori e palme accoglie il visitatore che, passando davanti alla casetta del custode, si ritrova davanti all’imponente edificio dell’amministrazione.

Sul retro si estende un parco con viali sinuosi che mettono in comunicazione i sei padiglioni, destinati ai dozzinanti, agli agiati e ai pazienti in osservazione.

All’altra estremità si incontrano nell’ordine: la chiesetta, la cucina, la centrale elettrica, la lavanderia, il magazzino del carbone e la torre piezometrica. Al loro fianco sono disposti tre padiglioni per lato, per i tranquilli, i cronici e i lavoratori.

La seconda porzione dell’area è destinata alla colonia agricola, con la galleria del lavoro affiancata dalla serra. In posizione più isolata si trovano le stalle, il padiglione delle malattie infettive e quello di necroscopia.

Archivio e contatti:

Sede di conservazione: Azienda Servizi Sanitari n.2 – Isontina – Gorizia. Dipartimento Salute mentale.
Indirizzo depositi: Palazzina Direzione – Via Vittorio Veneto, n.174 – 34170 Gorizia

 

Per altre immagini: Università degli Studi di Trieste

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