Manicomio dell’Osservanza di Imola
NOME ISTITUTO: Manicomio dell’Osservanza di Imola | ||
REGIONE, CITTÀ: Emilia Romagna, Imola | ||
INDIRIZZO: Via Venturini – 40026 |
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Dati Storici:
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Stato attuale:
Dal 2001 in poi inizia un progetto di riqualificazione, prevedendo il riuso degli spazi per un polo di ricerca e dell’innovazione, oltre che la costruzione di edifici residenziali. Il progetto fu affidato a Gae Auenti nel 2002 e iniziarono nel 2012. |
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Ubicazione e architettura:
Il progetto per il nuovo manicomio prevede la costruzione, lungo un asse di simmetria che segue la direttrice sud-ovest/nord-est, considerata assai efficace per la corretta esposizione ai raggi solari e alla ventilazione, di una serie di fabbricati-ingresso, edificio dei servizi generali, “grande cortile d’onore”- culminanti nel fondale architettonico dell’edificio dell’infermeria – connesso a quello dei bagni con la torretta della caldaia. Ai lati, vari padiglioni sono disposti a un’adeguata distanza dal grande cortile, ospitando alla sua destra gli uomini e alla sua sinistra le donne. In questo assetto chiaramente ordinato, elementi di varietà sono l’antico convento, presenza storicizzata con la città, le preesistenze recenti, alcuni padiglioni costruiti a succursale del Centrale, e la colonia agricola, ad ovest, con gli edifici rurali. La destinazione d’uso degli edifici rispetta il consueto canone funzionale, applicato in diversi manicomi italiani: ingresso, direzione, servizi generali, cucine, lavanderie e officine. I padiglioni sono disposti secondo il grado di gravità della malattia, in un crescendo che vede gli agitati nel punto più remoto rispetto all’ingresso. I padiglioni sono semplici edifici a pianta rettangolare, con il caratteristico vano absidato lungo il lato lungo che ospita il corpo scala, sistema già adottato nel progetto di Antonio Cipolla nel manicomio Centrale. Le costruzioni non presentano caratteri architettonici di rilievo e prevedono una fondazione in calcestruzzo e setti murari in laterizio. Le finestre, quando il lavoro è attuabile, sono portate fino a terra con la possibilità di aperture differenziate o parziali, per agevolare il ricircolo d’aria. I pavimenti sono in mosaico alla veneziana e le pareti sono trattate a smalto lucido. |
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Archivio e contatti:
Sedi di Conservazione:
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