Manicomio femminile di San Clemente a Venezia

NOME ISTITUTO: Manicomio di San Clemente a Venezia
REGIONE, CITTÀ: Veneto, Venezia
INDIRIZZOIsola di San Clemente, 30100
Edificio già esistente Edificio ex novo
Dati Storici:

  • 1856: iniziano i lavori di costruzione del manicomio femminile di San Clemente.
  • 1872: il complesso viene affidato alla direzione e gestione dell’Opera pia, istituita con lo scopo di provvedere alla cura e custodia delle malate di mente di sesso femminile della Provincia veneta. L’Opera pia è composta da un Consiglio di amministrazione formato dai membri delle province venete di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Udine, Venezia, Verona e Vicenza. L’Istituto è di proprietà delle provincie ciascuna delle quali provvede al pagamento trimestrale delle “dozzine” per il mantenimento dei posti letto necessari alla cura delle proprie degenti. Alcuni posti letto, invece, sono riservati alle degenti dette “dozzinanti”, il cui sostentamento era a carico dei familiari e che potevano provenire anche dalle province non consorziate.
  • 1917: con lo scatenarsi del primo conflitto mondiale il Comando della piazza marittima di Venezia da ordine di sgombrare il manicomio, la cui attività cessa temporaneamente fino al 1919.
  • 1931: il decreto legislativo del 22 ottobre sancisce la fine dell’attività istituzionale dell’Opera pia dei manicomi centrali veneti di San Servolo e di San Clemente. La proprietà con le relative competenze e funzioni amministrativo-sanitarie dei due manicomi viene trasferita in capo alla Provincia di Venezia che le mantiene fino al 1978.
  • 1935: l’ospedale inizia ad accogliere malati di entrambi i sessi.
  • Dal 1930: la struttura di San Clemente e il manicomio di San Servolo sono oggetto di un profonda riforma che porta alla trasformazione dei due complessi manicomiali, trasformato l’uno in ospedale per i pazienti considerati curabili, mentre a San Clemente vengono destinati i degenti dichiarati incurabili. Gli interventi edilizi delle due strutture vengono notevolmente diversificati sia per quanto riguarda il processo di dismissione che per le successive fasi di riconversione.  
  • 13 agosto 1978: a seguito della legge n. 180 si sancisce la definitiva chiusura degli ospedali psichiatrici, tuttavia il complesso rimane in funzione fino al 1992.
Stato attuale:

Il complesso di San Clemente rimane in funzione fino al 22 aprile 1992 passando prima di proprietà del Comune e poi dell’ULSS di Venezia. Con l’abbandono dell’isola l’archivio, la biblioteca e qualche altro oggetto sono traslocati e concentrati nella struttura di San Servolo..

Il soggetto detentore attuale è San Clemente Palace Hotel&amp Resort.
Nel 2000 l’isola è stata acquistata dalla società immobiliare Beni Stabili e dal gruppo Turins lt hotels International che ha avviato, dal 2002, importanti lavori di riconversione di tutti gli stabili dell’isola, su progetto dello studio veneziano Parenti. Dal 2003 il complesso ospita il San Clemente Palace Hotel & amp Resort, albergo di lusso a cinque stelle. L’ex-complesso manicomiale, dal 2003 sede di un albergo a cinque stelle, è stato quasi completamente trasformato al suo interno: nessuna traccia è rimasta degli ambienti originari, a eccezione della chiesa antica. L’operazione di conversione e ristrutturazione ha avuto luogo nel 2002 a opera dello Studio Parenti di Venezia: l’intervento, limitato per quanto riguarda l’esterno del complesso, è stato invece radicale al suo interno dove, fatta eccezione per l’ingresso e lo scalone principale, tutte le antiche divisioni sono  sparite.

Ubicazione e architettura:

Il complesso è situato sull’isola di San Clemente, parte del sistema di isole situate nella laguna di Venezia sud che presentano caratteristiche storiche e destinazione d’uso molto simili tra loro. I primi insediamenti sull’isola risalgono al XII secolo con la costruzione di ospizi e hospitali destinati all’accoglienza e alla cura dei pellegrini in viaggio verso la Terra Santa. L’isola ospita a partire del XV secolo il convento dei canonici lateranensi della Carità, di cui viene preservata soltanto la chiesa ed il lato del chiostro ad essa adiacente, mentre il resto viene demolito per far spazio al nuovo edificio manicomiale, costruito a partire dal 1856.

ll complesso di San Clemente presenta una tipologia di ospedale a monoblocco, suddiviso in tre piani distinti a seconda del grado di agitazione, della pericolosità e dello stato sociale delle pazienti e capace di accogliere 400 pazienti donne.
L’incarico di progettazione fu affidato dalla Luogotenenza del Lombardo-Veneto a Pietro Beroaldi che si reca nei maggiori centri europei, per studiare le strutture ospedaliere più innovative del tempo, ispirandosi nella realizzazione della sua opera al rigoroso, austero e funzionale stile viennese dell’epoca e prendendo spunto soprattutto dall’edificio “a castello” del Niederösterreichische Landesirrenheilanstalt di Vienna.

Archivio e contatti:

 

 

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