Manicomio Vittorio Emanuele II di Nocera Inferiore

• 1883: per la realizzazione di un manicomio per i folli della provincia viene identificato nel monastero soppresso di Monteoliveto, il luogo ideale sul quale intervenire con i lavori di ristrutturazione.
• 1884: Il complesso viene valutato da una commissione apposita che lo ritiene soddisfacente sia per la posizione sia per gli ambienti e la capienza delle varie strutture. Viene così approvato come sistema misto (corpo centrale con altri ambienti dislocati nei terreni annessi).
• 1887: costruzione di padiglioni staccati divisi per sesso
• 1890: ulteriori ampliamenti che avvicinano sempre di più il manicomio al moderno sistema definito a villaggio.
• 1999-2012: restauro e adattamento ad altro uso

Il soggetto conservatore attuale è l’ ASL Salerno 1; Comune di Nocera Inferiore. L‘edificio dal 1999 è stato riadattato a destinazione d’uso sanitaria e giudiziaria.

Il manicomio viene collocato all’interno di un ex monastero considerato il luogo ideale perché non troppo isolato ma nemmeno troppo distante dal centro urbano. Si tratta di un blocco articolato formato da padiglioni indipendenti a forma quadrangolare. Sono presenti edifici per servizi come la lavanderia, la cucina e gli altri servizi generali. Ogni padiglione ha una sua destinazione d’uso. Sono inoltre presenti anche due giardini annessi al complesso. L’iter di ampliamento ha fatto si che si passasse da un sistema misto ad un sistema a villaggio.

Sedi di conservazione:

• Archivio storico del manicomio di Nocera Inferiore
• Archivio di Stato di Salerno (Prefettura di Salerno, Gabinetto)
• Archivio Centrale dello Stato (Ministero dell’Interno, Direzione generale Sanità Pubblica)