Regio Spedale dei Pazzi a Torino e Collegno

NOME ISTITUTO: Regio Spedale dei Pazzi (altre denominazioni: Spedale dei pazzerelli (1727), Regio Manicomio di Torino). Una succursale del manicomio è a Collegno.
REGIONE, CITTÀ: Piemonte, Torino
INDIRIZZO: Via della Consolata, 23 – 10122
Edificio già esistente Edificio ex novo
Dati Storici:

  • Nel XVI secolo i frati di San Giovanni di Dio sono la prima istituzione a occuparsi dei mentecatti torinesi nei locali del loro convento.
  • 1727: Amedeo II concede l’utilizzo della casa Battiani, vicino al santuario della Consolata, come ritiro dei “mentecatti poveri” della città, affidandola alla congregazione del SS. Sudario. La congregazione chiede di poter costruire un edificio ex novo con la specifica denominazione di “Spedale dei pazzerelli”.
  • Solo nel 1817 si ha una notevole svolta: viene scelto un terreno nella zona periferica della città, dove era già previsto l’Ospedale San Luigi Gonzaga, e si affida il progetto a Giuseppe Maria Talucchi.
  • 1825-1828: elaborazione privo progetto di Talucchi.
  • 1828: inizio dei lavori ma un’epidemia di colera ritarda il trasferimento dei pazienti, che avviene solo nel 1834 sotto la direzione di Cipriano Bertolini. Nello stesso anno il Re Carlo Alberto visita il nuovo edificio, accompagnato dal celebre alienista francese Esquirol.
  • 1838: il dott. Giovanni Stefano Bonacossa assume la direzione del manicomio; sarà direttore per 32 anni.
  • 1880: viene chiamato alla direzione del Manicomio di Torino Enrico Morselli, già direttore del Manicomio di Macerata.
  • 1885: il dott. Antonio Marro, già assistente di Cesare Lombroso, assume la direzione del Manicomio.
  • 1940: il dott. Vitige Tirelli diviene direttore del manicomio.
  • 1920: ampliamenti.
  • 1973: rimasto in uso solo per le malate di sesso femminile, il manicomio chiude.
Stato attuale:

Col la dismissione degli ospedali psichiatrici, l’edificio viene ceduto dalla Provincia al Comune di Torino che lo adibisce a sede dei servizi anagrafici centrale, alla direzione dei servizi civili, demografici ed elettorali.

Ubicazione e architettura:

Al momento della progettazione del nuovo manicomio, venne scelto un sedime vicino all’Ospedale San Luigi Gonzaga, in una zona periferica della città. La scelta del sito dipendeva dalla buona esposizione e ventilazione del lotto, dall’abbondanza di acque. Talucchi elaborò un progetto consistente in un corpo centrale destinato all’accettazione e all’amministrazione, dal quale si dipartivano due ali ortogonali e simmetriche, con andamento est-ovest, per ospitare i degenti. Le crescenti esigenze di ricovero suggerirono all’architetto di raddoppiare le maniche di degenza prevedendone altre due, parallele alle prime, a dieci metri di distanza; all’estremità erano chiuse da brevi maniche ortogonali. Sui cortili interni che si andavano a creare erano affacciati i cameroni e le stanze di soggiorno e di servizio, più 85 celle anguste poste al primo piano. Si può considerare una prevista possibilità di espansione modulare.

Non fu mai previsto uno spazio necessario all’attuazione dell’ergoterapia attraverso il lavoro agricolo. L’intero sedime era recintato con un muro interrotto solo dagli ingressi che avrebbe dovuto permettere ai ricoverati di passeggiare all’aperto senza pericolo per loro e incomodi per i cittadini.

Gli adeguamenti alle norme di sicurezza e alle esigenze di distribuzione dopo la dismissione del manicomio hanno profondamente trasformato gli interni dell’edificio ma l’esterno è ancora aderente al progetto talucchiano.

Archivio e contatti:

Sede di conservazione:

  • Azienda Sanitaria Locale Torino 3 (A.S.L. TO 3)
    Biblioteca medica
    Indirizzo deposito: via Martiri XXX aprile n. 30 − 10093 Collegno
  • Azienda Sanitaria Locale Torino 3 (A.SL. TO 3)
    Comunità Casa Verbena, ex Reparto 6
    Indirizzo deposito: via Martiri XXX Aprile n. 30 − 10093 Collegno

 

 

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