Stabilimento di Santa Margherita di Perugia

NOME ISTITUTO: Stabilimento di Santa Margherita
REGIONE, CITTÀUmbria, Perugia
INDIRIZZO: Via XIV Settembre, Via Carlo Manuali, Strada privata dell’Ospedale Psichiatrico, Via Enrico dal Pozzo – 06126

Edificio già esistente Edificio ex novo
Dati Storici:

  • 1824: inaugurato dalla Congregazione di Carità nel monastero di Santa Margherita riadattato dall’ingegnere Francesco Cellini con la guida del primo direttore Goffredo Bellisari;
  • 1901: la struttura passa di proprietà alla Provincia e l’ingegnere Pirro apporta modifiche;
  • 1904 – 1928: subentra la direzione di Cesare Agostini e del collaboratore Guido Rimini;
  • 1980: problemi strutturali orientano l’amministrazione verso la chiusura definitiva del manicomio.
Stato attuale:

Il soggetto conservatore attuale è l’Archivio di Stato di Perugia.
L’edificio è stato riadattato a funzione sanitaria, assistenziale, universitaria e scolastica.

Ubicazione e architettura:

Inaugurato nel 1824, l’edificio chiamato Casa Centrale è una costruzione pluripiano con pianta irregolare e corte centrale, più ali addossate e si costituisce quale monoblocco. Collocato ai margini della città occupa una vasta area extraurbana ed è esclusa alla vista dei cittadini. La facciata neoclassica rimane invariata fino alla sua demolizione all’inizio del 1900, mentre nel 1834 l’interno subisce modifiche.

Nel 1837 nasce il progetto per la costruzione di un acquedotto per convogliare le acque, provenienti dai torrenti attorno all’edificio, al centro dello stabilimento. Si crea un viale a scalinata in asse con la Casa centrale e culminante con la fontana dell’ex chiostro. Il declivio del terreno e la presenza dei torrenti impediscono all’edificio qualsiasi ampliamento, obbligandolo a costruire nuovi padiglioni e adattarne altri preesistenti. Una succursale per malati epilettici e cronici tranquilli (al Bellisari), per convalescenti impegnati in lavori artigianali (padiglione Adriani), una colonia industriale femminile nell’ex Convento di Santa Maria della Pace (padiglione Bonucci distante più di un chilometro e infine la sede delle malattie rettanti nell’ex villa della Penna).

Nel 1901 Pirro aggiunge una separazione in sezione maschile attorno alla Casa centrale e in sezione femminile presso la colonia industriale femminile. Non ci sono recinzioni ma comunque gli alti muri dell’ex convento sono invalicabili.

Dal 1904 al 1928 Guido Rimini demolisce la Casa centrale e realizza un edificio (poi Padiglione Agostini), privo di elementi distintivi, mimetizzato per forma e dimensione, perdendo valore storico e monumentale. Suo figlio apporta ulteriori modifiche, amplia la colonia agricola e incrementa giochi e svaghi con l’aggiunta di un teatro, bar e cinematografo e crea laboratori scientifici.

Dopo la seconda guerra mondiale il numero dei pazienti decresce e si ritorna al monoblocco. La costruzione di una galleria che congiunge la periferia di Perugia con il centro città fa percepire la presenza del manicomio come non adatta e quindi diventa polo per l’istruzione superiore e universitaria.

La chiusura definitiva del manicomio avviene nel1980. Ad oggi il polo maschile è occupato da attività legate all’istruzione superiore mentre quello femminile ospita ambulatori, una scuola d’infermieristica e uffici. Il Bonucci nel 2005, dopo un restauro, accoglie il Centro Linguistico dell’Università di Perugia.

Archivio e contatti:

Sede di conservazione: archivio di Stato di Perugia
Indirizzo depositi: piazza Giordano Bruno, n. 10 − 06121

 

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