Ospedale psichiatrico di Ferrara
NOME ISTITUTO: Manicomio provinciale di Ferrara | ||
REGIONE, CITTÀ: Emilia Romagna, Ferrara | ||
INDIRIZZO: Via Ghiara, 36 – 44121 |
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Dati Storici:
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Stato attuale:
Ricco fondo documentario non sondato a causa dei danni che il terremoto del maggio 2012 ha inflitto all’edificio in cui era conservato. Stato di conservazione attuale dell’edificio è frutto di una cospicua campagna di lavori, terminati nel 2008, che ha restituito alla città un complesso che ospita ora la sede della Facoltà di Architettura, inaugurata il 18 ottobre 1991. A causa dei lavori, si è persa la memoria legata alle vicende della sua trasformazione in struttura manicomiale, memoria conservata solo in un ambiente di rappresentanza, lo studio del direttore, attualmente studio del preside della facoltà. |
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Ubicazione e architettura:
L’edificio si trova in via Ghiara, in pieno centro della città, non lontano dal bastione San Pietro, nel comparto sud-est del denso abitato ferrarese. Il corpo centrale del fabbricato storico attraversa l’intera area, riconducibile nella sua forma a un triangolo scaleno, da via Ghiara alla via che, più a sud, corre lungo le mura. 1858-1861 s’iniziano ad aggiungere altri corpi di fabbrica: a ponente, nella punta fra le vie Ghiara e Piangipane e, a est, lungo la via Quartieri. Lo spazio a disposizione non consente grandi ampliamenti ed è quindi comprensibile che si proceda nel segno della discontinuità, con riforme parziali e opere di miglioria delle strutture. Si decide, ad esempio, di innalzare il livello di comfort dei malati realizzando, all’incrocio dei passaggi porticati fra i cortili a est del nucleo principale, un piccolo fabbricato destinato ad accogliere i gabinetti e un serbatoio per l’acqua. Organizzazione degli spazi è improntata a criteri di razionalità ed efficienza delle relative funzioni. Il corpo centrale ospita la direzione e i servizi generali, compresi i bagni per le cure idroterapiche, mentre nella propaggine su via Chiovare, trovano posto l’appartamento del direttore e gli edifici per rendere autosufficiente lo stabile come il panificio, il pastificio, le officine e i laboratori, tra cui una grande area scoperta destinata all’asciugatura dei panni. affacciati su un ampio cortile. Il resto del comparto riunisce gli alloggi e gli ambienti comuni per i malati, suddivisi in tranquilli e agitati, distinti per pericolosità dei comportamenti. Lo spazio interno tra il nucleo principale e il lungo fabbricato in via Quartieri, è suddiviso in cinque cortili porticati. I lavori si spostano, dal 1903, sulla colonia agricola. La chiesa e il convento possono essere utilizzate per l’alloggio dei malati più tranquilli, tra i quali anche bambini, e di chi li accudisce, compreso, dal 1906, un medico per le esigenze di circa settanta pazienti. Nel 1907 nasce un progetto per la costruzione di nuovi edifici nell’area attorno al convento per alleggerire le condizioni di sovraffollamento della sede centrale. Si tratta di due fabbricati dalla planimetria a H, con le due ali parallele che si sviluppano su un solo piano e il corpo centrale di collegamento su due. Destinati l’uno ai semi-agitati, l’altro ai “malati pericolosi a sorveglianza speciale”, sono del tutto privi di decorazioni. |
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Archivio e contatti:
Sede di conservazione: Archivio di Stato di Ferrara |