Manicomio provinciale di Terra d’Otranto a Lecce

• 1897-1902: l’ex convento di San Pasquale degli Alcantarini viene ristrutturato per la creazione del manicomio. Vengono ricostruiti da zero solo alcune aree (es: padiglione femminile)
• 1903-1930: il complesso viene ampliato con la costruzione di altri spazi e ulteriori padiglioni secondo divisione per sesso.
• 1931-53: vengono ulteriormente divisi i padiglioni secondo paganti e non.
• 1954-2013: continue ristrutturazioni fino all’adattamento a nuovo uso

Il soggetto conservatore attuale è l’Azienda Sanitaria Locale di Lecce. L‘edificio dal 1998 è stato riadattato ad una destinazione d’ uso sanitario-assistenziale.
Solo una minima porzione dell’edificio risulta in parziale abbandono.

Il complesso manicomiale viene realizzato adattando un ex convento già esistente di proprietà della Provincia, situato ai margini della città, circondato da giardini molto ampi.

Il progetto è realizzato dall’ingegnere Luigi Libertini il quale però collabora a stretto contatto con gli studiosi del settore tra cui Leonardo Bianchi, l’alienista Giovanni Libertini e lo psichiatra Eugenio Tanzi i quali verificano sul campo l’andamento del progetto.  Il sistema adottato per la realizzazione è quello misto e proprio per questo motivo nel corso del tempo vengono realizzati ambienti  nuovi che si sviluppano tutti intorno al corpo principale.

Sede di conservazione: Azienda Sanitaria Locale n.106, Teramo (dipartimento di salute mentale)
Indirizzo depositi: Via Nicola Palma n.24, Teramo