Pellizzi Gian Battista

Gian Battista Pellizzi (1865-1950): laureato alla facoltà di medicina di Bologna, dimostrò grande attitudine per le scienze biologiche e appena laureato entrò come praticante all’Ospedale psichiatrico di Reggio Emilia, allora diretto da Augusto Tamburini. Fu assunto come medico ordinario presso il Manicomio di Torino, ottenendo poi nel 1895 la libera docenza in Clinica psichiatrica. Nel 1898 passò come medico settore e direttore al Laboratorio anatomo-patologico del Manicomio di Collegno, dove sostituì Vitige Tirelli (con il quale aveva collaborato per alcuni studi sulla pellagra) e fu assistente di Cesare Lombroso. Nel 1900 fu poi incaricato dell’insegnamento di Clinica psichiatrica all’Università di Sassari, ottenendo due anni dopo la libera docenza in Clinica delle malattie nervose e mentali. Nel 1904 vinse il concorso a direttore del Manicomio di Sassari, dove rimase per alcuni anni riorganizzandone completamente i servizi. La fama di Pellizzi rimane oggi legata soprattutto alla “macrogenitosomia precoce”, forma di pubertà precoce detta appunto sindrome di Pellizzi, da lui descritta per la prima volta e attribuita a un’alterata funzione della ghiandola pineale. Tra i suoi lavori si ricordano anche gli studi sull’oteomatoma dei pazzi, sull’eziologia della pellagra, sulla siringomielia, sull’infantilismo, sull’anatomia e la fisiologia dei plessi corioidei. Presenti alcune lettere scambiate con Lombroso.

Fonti : ASPI